Alcuni farmacisti di Corigliano Rossano sono stati gravati di un provvedimento interdittivo professionale per ragioni di truffa al servizio sanitario nazionale. L’ interdittiva segue il filone di indagine da parte della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari. Il tutto con la proficua collaborazione dei carabinieri del Nás di Cosenza e di Napoli, reparto speciale tutela della salute.
La truffa sarebbe stata compiuta mediante la redazione di false ricette mediche relative a costose specialità medicinali, non collegate ad alcuna necessità terapeutica di ignari pazienti, a cui sarebbero state prescritte al solo scopo di percepire il relativo profitto grazie al totale rimborso delle spese da parte del Servizio sanitario nazionale.
Tra altro reato buttavano i farmaci nel water o nelle valli o nelle spazzature indifferenziate.
L’accusa contestata è l’ Associazione a delinquere rivolta alla Truffa ai danni del servizio nazionale sanitario. I destinatari della contestazione rilevata sono 19 persone tra cui medici, farmacisti , informatori scientifici, e la moglie di un medico, operanti nel territorio di Corigliano Rossano, Castrovillari e provincia di Crotone. In carcere sono finiti il medico e i due informatori scientifici. Invece la moglie del medico sarebbe stata condotta agli arresti domiciliari. Per i farmacisti sarebbe stato disposto l’interdettiva alla professione. Numerose le perquisizioni domiciliari delle persone coinvolte oltre al sequestro cautelare dei beni.
I nomi: Santo Menga, 40 anni, di Crucoli (Crotone); Vito Menga, 64, di Crotone; Mariagrazia Pedace, 47, di Corigliano-Rossano; Marilena Romio, 65, coriglianese residente a Calopezzati; Giuseppe Toteda, 44, di Corigliano-Rossano; Mario Veltri, 48, di Corigliano-Rossano; Serenella Uridia Raffaella Adami, 68, di Rende; Eduardo Aiello, 67, di Rocca di Neto (Crotone); Petronela Blanariu, 39, rumena, di Corigliano-Rossano; Vincenzo Calabrò, 63, di Crotone; Sergio Cantafio, 69, di Corigliano-Rossano; Silvana Di Donato, 64, di Cosenza; Leonardo Fazio, 38, di Scala Coeli; Salvatore Fino, 35, coriglianese residente a Calopezzati; Emanuela Fino, 32, coriglianese residente a Mirto-Crosia; Mario Fonsi, 38, di Corigliano-Rossano; Rosa Gabriele, 62, di Mirto-Crosia; Gianpiero Garofalo, 50, di Corigliano-Rossano; Massimo Leporace, 39, di Rende.
In carcere sono finiti, Sergio Cantafio (medico di base, promuoveva e coordinava l’attività del gruppo «criminale»), Vincenzo Calabrò e Eduardo Aiello (informatori scientifici, amministratori della Duopharma); ai domiciliari Petronela Blanariu. Applicata, invece, la misura interdittiva del divieto di esercizio della professione di titolare, gestore, collaboratore di farmacia, magazziniere, o qualsiasi attività inerente al settore farmaceutico per un anno, Serenella Adami (farmacista della Farmacia San Francesco di Mirto), Silvana Di Donato (farmacista titolare dell’omonima farmacia di Rossano), Leonardo Fazio (farmacista ed amministratore della farmacia Maiorano di Scala Coeli), Salvatore Fino (dipendente della farmacia Romio di Calopezzati), Emanauela Fino (dipendente della farmacia Romio di Calopezzati), Mario Fonsi (farmacista, socio e gestore della farmacia Fonsi di Terravecchia), Rosa Gabriele (farmacista e titolare dell’omonima farmacia di Mirto), Massimo Leporace (farmacista impiegato e di fatto preposto alla gestione della farmacia San Francesco di Mirto), Santo Menga (farmacista e gestore dell’omonima farmacia di Cariati), Vito Menga (padre di Santo), Mariagrazia Pedace (farmacista titolare insieme ad altra socia della farmacia Padre Pio di Rossano), Marilena Romio (moglie di Salvatore Fino, madre di Emanuela Fino, titolare della omonima farmacia di Calopezzati), Mario Veltri (dipendente prima della farmacia Di Donato fino a giugno 2021 e poi della farmacia Gabriele di Mirto da ottobre 2021), Gianpiero Garofalo (gestore di fatto della farmacia Padre Pio di Rossano e marito della sodale e farmacista titolare, Mariagrazia Pedace) e Giuseppe Toteda (dipendente della farmacia Di Donato).
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