Nella notte tra il 24 e il 25 aprile del 1836 successero un terremoto e il maremoto che distrussero Rossano e danneggiò alcune case di Corigliano. Il Terremoto e Maremoto di Corigliano Rossano e la Festa del 24 e 25 aprile di San Francesco e di San Marco
Il sisma raggiunse una magnitudo stimata di Mw 6.1, con due scosse ravvicinate in soli tre minuti.
La causa è da imputare alla faglia di di Corigliano Rossano che parte dalla Piana di Sibari e va fino alla valle del Trionto, ed è responsabile dei terremoti violenti nella nostra zona.
All’epoca, la Calabria faceva parte del Regno delle Due Sicilie. La monarchia borbonica, restaurata nel 1815 dopo un decennio di dominazione francese, conservava nel complesso i cambiamenti introdotti nell’amministrazione dal regime napoleonico e mantenne la nuova organizzazione piramidale dello stato su base censitaria.
La Calabria, amministrativamente era ripartita in tre province: La provincia di Calabria Citeriore, con capoluogo Cosenza; La provincia di Calabria Ulteriore Prima, con capoluogo Reggio Calabria; La provincia di Calabria Ulteriore Seconda, con capoluogo Catanzaro.
La provincia di Calabria Citeriore era divisa in 4 distretti e 43 circondari: Distretto di Cosenza, distretto di Paola, distretto di Castrovillari e distretto di Rossano (con i circondari di Rossano, Corigliano, Cropalati, Longobucco, Campana, Cariati e San Demetrio Corone).
Tra la notte del 24 e 25 aprile di ogni anno, nella località di Rossano ricorre la festa dei fuochi di San Marco per celebrare quella famosa notte ove la gente di Rossano, fuori casa, accendeva numerosi fuochi per riscaldarsi.
Mentre a Corigliano, per omaggiarlo si celebra la festa di San Francesco per aver salvaguardato il paese di Corigliano dalla distruzione come succedeva a Rossano.