La vicenda giudiziaria dei fratelli Madeo prende spunto da un presunto traffico di rifiuti che avrebbero depositato nel terreno circostante l’azienda di famiglia Cotto Madeo, autorizzata alla produzione di prodotti finiti laterizi. Da citata contestazione da parte dei carabinieri forestali di traffico illecito di fanghi industriali necessari per la produzione, finivano agli arresti domiciliari i rispettivi titolari: Madeo Agostino e Madeo Domenico. Durante la trattazione della misura cautelare applicata, gli avvocati difensori hanno chiesto e ottenuto la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con altra misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora fuori il territorio di Corigliano Rossano. In sostanza, per quel deposito di oltre 19 mila tonnellate di fanghi, ottenuti da industrie ubicate in diverse regioni italiane, che gli avrebbero fatto produrre un reddito di oltre 1 milione di euro l’anno,

per il momento hanno perso il diritto di risiedere nella città di Corigliano Rossano. Tags: Traffico Rifiuti: Esecutivo Obbligo Dimora Fuori Corigliano Rossano

L’ordinanza è divenuta esecutiva e attualmente i fratelli Madeo alloggiano fuori il territorio di Corigliano Rossano. L’indagine partiva a seguito di cattivi odori dei rifiuti industriali che si propagavano dal terreno destinato al deposito e presunto traffico di fanghi.